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Nell’anno in cui per il “Maggio dei libri” è proposto il tema della libertà di pensiero a cui introduce la lettura, l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio propone una mostra in cui sono presentate alcune delle opere di Boccaccio certamente meno note, ma fondamentali proprio sotto l’aspetto del pensiero critico.
La 𝐺𝑒𝑛𝑒𝑎𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑜𝑟𝑢𝑚 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖𝑙𝑖𝑢𝑚, il 𝐷𝑒 𝑚𝑢𝑙𝑖𝑒𝑟𝑖𝑏𝑢𝑠 𝑐𝑙𝑎𝑟𝑖𝑠, il 𝐷𝑒 𝑐𝑎𝑠𝑖𝑏𝑢𝑠 𝑣𝑖𝑟𝑜𝑟𝑢𝑚 𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑡𝑟𝑖𝑢𝑚, il 𝐷𝑒 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑖𝑏𝑢𝑠 sono opere latine che documentano il grande lavoro di Boccaccio per recuperare miti, storie, fatti di un’antichità che si apre al mondo greco ed ebraico, all’Oriente. Sono opere che concretamente danno l’avvio all’ala erudita dell’umanesimo, a quel movimento intellettuale che realizzerà il recupero della tradizione classica e sarà fondamento di un accesso critico ai testi e alla storia.
Queste opere di Boccaccio godettero fra Quattro e Cinquecento di grande fortuna in tutta Europa (una fortuna superiore al 𝐷𝑒𝑐𝑎𝑚𝑒𝑟𝑜𝑛) ed ebbero traduzioni nelle varie lingue nazionali, delle quali la mostra offre qualche esempio, fino all’età contemporanea.
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Un percorso bibliografico che mette in mostra le collezioni della Biblioteca di Casa Boccaccio: traduzioni del Decameron e delle opere minori in tutte le lingue; opere rare e di pregio come stampati dei sec. XVI; edizioni illustrate da artisti famosi quali Dalì, Chagall, Guttuso.
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In mostra le 10 incisioni firmate Salvador Dalì ispirate al Decameron di Boccaccio.
Salvador Dalì nel 1972 delineò 10 immagini per punte secche che avrebbero corredato l'edizione di un corposo volume, a fogli sciolti, oggi conosciuto come "Il Decameron di Dalì".
Il volume ebbe tre edizioni a tiratura limitata con testi in italiano, in inglese e in svedese. La Biblioteca dell'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio è in possesso della copia con testi in italiano numero 98/150
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L’opera più celebre del Boccaccio è ancora oggi ed è stata nei secoli strumento per comprendere ed interpretare la società a lui contemporanea e i suoi sviluppi. Il novelliere certaldese, infatti, narra nel Decameron l’epopea della nascita e dell’espansione del mondo urbano, documenta la mentalità e la cultura della classe borghese-mercantile, i cui sviluppi giungono fino ai nostri tempi e sono a base della società contemporanea. Non è un caso che quest’opera sia entrata a far parte della cultura mondiale come dimostrano le sue numerose traduzioni. La biblioteca di Casa Boccaccio propone per la campagna nazionale “Il Maggio dei Libri”, iniziativa del Ministero della Cultura e del Centro per il Libro e la Lettura, un percorso bibliografico che mette in mostra varie edizioni di pregio del Decameron, a partire dal XVI secolo. Propone inoltre una sezione speciale dedicata alle traduzioni dell’opera. La biblioteca ha proprio in questo la sua unicità: conserva 35 traduzioni del Decameron in varie lingue, fra cui arabo, coreano, vietnamita, iraniano, provenzale, galiziano, gallese, yiddish, malese, armeno, georgiano, lettone.
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Un percorso bibliografico alla scoperta di Giovanni Boccaccio interprete, lettore, copista, biografo e ammiratore di Dante.