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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 112v. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. L'autore Giovanni Boccaccio e Brunichilde regina dei Franchi, all'interno dell'iniziale figurata N(on).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 99r. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. Un uomo barbuto con la testa appoggiata sulla mano (Petrarca?), all'interno dell'iniziale figurata Q(uid).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 87v. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. Un uomo barbuto si trafigge con uno stiletto (?), all'interno dell'iniziale figurata N(emini).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 73v. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. L'autore Giovanni Boccaccio si rivolge alla Fortuna, all'interno dell'iniziale figurata M(ichi).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 60v. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. I re Seleuco e Antioco, l'uno con il globo e l'altro con lo scettro, si fronteggiano, all'interno dell'iniziale figurata D(um).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 47r. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. Due uomini di profilo a mezzobusto si fronteggiano, all'interno dell'iniziale figurata M(ovisse).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 32v. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. Personificazioni della Fortuna, rappresentata come una regina dalla veste sontuosa, e della Povertà, rappresentata come un mendicante (un frate?) dall'abito stracciato, all'interno dell'iniziale figurata C(onsuevere).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 19r. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. Re Saul, raffigurato a mezzobusto con uno scettro e un globo d'oro tra le mani, all'interno dell'iniziale figurata F(orsan).
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 935, f. 4r. Il copista del manoscritto è Marco de' Rafanelli. L'autore Giovanni Boccaccio intento a scrivere seduto nel suo studio, all'interno dell'iniziale figurata D(iu).