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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 199v. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Chichibio e Currado a cavallo osservano le gru in volo.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, It. 63, f. 200v. Il copista del manoscritto, datato 10 ottobre 1427, è Ludovico di Salvestro Ceffini. Giotto e Forese da Rabatta cavalcano insieme discutendo.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 173r. Il cuoco Chichibio serve la gru al tavolo dei nobili; Chichibio e Currado osservano le gru.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 239, f. 174v. Forese da Rabatta discute con Giotto nella bottega del pittore.
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Parigi, Bibliothèque de l'Arsenal, 5070, f. 226v. Il copista del manoscritto è Guillebert de Mets. Il cuoco Chichibio offre una coscia della gru a Brunetta; Currado Gianfigliazzi e Chichibio osservano le gru levarsi in volo.
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Parigi, Bibliothèque de l'Arsenal, 5070, f. 228v. Il copista del manoscritto è Guillebert de Mets. Forese da Rabatta e Giotto percorrono la strada del Mugello a cavallo, dirigendosi verso Firenze.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 12421, f. 262v. Il cuoco Chichibio serve la gru al tavolo dei nobili; Chichibio e Currado a cavallo osservano le gru.
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Parigi, Bibliothèque Nationale de France, Fr. 12421, f. 264v. Giotto e Forese da Rabatta percorrono a cavallo la strada per Firenze i due uomini sono fermi a discutere.
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Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, 2561, f. 229v. Il cuoco Chichibio offre una coscia della gru a Brunetta; Currado Gianfigliazzi e Chichibio osservano le gru levarsi in volo.
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Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, 2561, f. 231v. Forese da Rabatta e Giotto percorrono a cavallo la stessa strada; i due uomini giungono alle porte di Firenze.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 229r. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Il banchiere Guasparruolo presta 200 fiorini a Gulfardo; Gulfardo consegna il denaro ad Ambrogia.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 230v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Il curato di Varlungo prima di andar via lascia in pegno il proprio mantello a monna Belcolore; un chierico riconsegna alla donna un mortaio per scambiarlo con il mantello.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 232v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Calandrino, ingannato da Maso del Saggio, insieme a Bruno e Buffalmacco cerca l'elitropia nel torrente Mugnone; vittima della beffa dei suoi amici, Calandrino bastona sua moglie.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 236r. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Monna Piccarda visita il parroco di Fiesole per invitarlo nella sua casa; il parroco viene sorpreso dal vescovo e dai fratelli di Piccarda mentre giace a letto con la serva.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 238r. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Ribi e Matteuzzo tirano giù le braghe al giudice Nicola mentre questi dirime una contesa.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 239v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Bruno e Buffalmacco rubano il maiale a Calandrino; Bruno e Buffalmacco bevono dopo aver servito a Calandrino le gallette amare.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 242v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. In una notte d'inverno la vedova Elena chiude Rinieri fuori casa; per vendetta Rinieri lascia la donna nuda in cima ad una torre, esposta al sole ed agli insetti.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 251v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Spinelloccio e Zeppa siedono a tavola con le loro mogli; Zeppa si bacia con la moglie di Spinelloccio sopra la cassa dove è rinchiuso quest'ultimo.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 253v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Simone da Villa interroga Bruno e Buffalmacco sulle loro compagnie; il maestro cade in una fossa fetida.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 259v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Salabaetto siede a tavola con Iancofiore; Salabaetto si fa consegnare la chiave del magazzino per poterla custodire.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 265v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Monna Francesca affida un compito ciascuno a Rinuccio e Alessandro; dalla propria finestra la donna osserva Rinuccio e Alessandro, quest'ultimo vestito in un sudario da morto, fuggire dalle guardie.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 268v. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. La monaca Isabetta viene sorpresa giacere a letto con un amante; la badessa tenta di rimproverare Isabetta, la quale le fa notare di avere indossato le braghe di un prete al posto del velo.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 271r. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Il medico Simone consegna l'infuso a Calandrino, il quale crede di essere gravido; Calandrino, credendosi guarito, paga il medico per i suoi servigi.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 273r. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Fortarrigo perde tutti i suoi averi al tavolo da gioco; il giorno dopo dinanzi a dei contadini accusa Cecco Angiolieri di averlo derubato.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1989, f. 275r. Il copista del manoscritto, datato 15 giugno 1414, è Laurent de Premierfait. Bruno consegna una pergamena per la pozione d'amore a Calandrino, il quale tocca il cuore di Niccolosa; la moglie di Calandrino sorprende il marito con Niccolosa.