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VocaBO presentato al Senato della Repubblica

Il progetto del VocaBO: la lingua di Boccaccio diventa digitale

Il progetto VocaBO (avviato alla fine del 2022) si propone di realizzare il vocabolario digitale della lingua di Giovanni Boccaccio, impresa finora mai realizzata. Il punto di partenza è la lingua del Decameron, la prima grande opera in prosa della lingua e della letteratura italiana, modello per secoli di tutta la narrativa europea e fondamento della nostra tradizione.

Nel panorama degli studi linguistici dedicati a Giovanni Boccaccio, poco spazio ha trovato finora, a differenza di quanto si potrebbe pensare, lo studio del lessico; fra gli ultimi contributi si possono citare studi di Veronica Ricotta dedicati agli hapax (negli “Studi di Lessicografia Italiana”, 2019), di Chiara Murru sul lessico artistico (negli “Studi sul Boccaccio”, 2019), o il percorso discorsivo fra storia e parole postposto da Amedeo Quondam all’edizione commentata del Decameron (2013). Alla luce dei recenti sviluppi della lessicografia, tradizionale e digitale, soprattutto d’autore, appare un’esigenza non più rimandabile la realizzazione di un Vocabolario della lingua volgare di Boccaccio, partendo dalla sua opera principale, il Decameron, ma progettando fin dall’inizio un’estensione a tutte le opere di Boccaccio volgare.
Ancora più del lessico dantesco, che si pone alle origini della lingua e della letteratura, e dunque è in effetti assorbito nelle banche-dati attualmente disponibili nelle sue immediate conseguenze, è il lessico di Boccaccio, ossia dell’autore che si pone alla fine dell’epoca considerata dal Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, ad apparire interessante materia di studio, non solo per ciò che nella tradizione lessicografica lo precede, ma soprattutto per ciò che lo segue.
Altra caratteristica rilevante, che lo distingue dal lessico dantesco, è che il lessico di Boccaccio è lessico “d’autore”, in quanto fondato anche su alcuni autografi (a cominciare dal Decameron) di fondamentale importanza.
Nello specifico, il progetto si propone dunque: la realizzazione di un corpus d’autore delle opere volgari di Boccaccio, fondato sulle più attendibili tra le edizioni disponibili; l’individuazione di un lemmario di riferimento e la redazione di voci lessicografiche; la produzione di studi di lessicologia sul patrimonio lessicale di Boccaccio alla luce anche della letteratura precedente e coeva.
Il VocaBO è programmaticamente dichiarato come Vocabolario digitale. L’ambiente di lavoro si baserà, in accordo con le frontiere più avanzate della lessicografia informatica, su ontologie di carattere semantico, che permetteranno non solo l’interrogazione ‘verticale’ della singola voce, ma la ricerca ‘orizzontale’ fra le voci e all’interno di campi semantici. Si studierà e applicherà anche – grazie alla collaborazione dell’ILC di Pisa – una metodologia dinamica, che permetta lo studio e la visualizzazione delle evoluzioni del lessico fra le varie opere volgari di Boccaccio.

Organigramma:
Direttrice: Giovanna Frosini (Università per Stranieri di Siena-Presidente ENGB)
Caporedattrice: Veronica Ricotta (Università per Stranieri di Siena)
Referente CNR-ILC: Cosimo Burgassi
Ricercatrici: Ester Baldi (dottoranda, Università per Stranieri di Siena), Claudia Palmieri (assegnista di ricerca, Università per Stranieri di Siena-ENGB), Emanuela Gioia Pisco (dottoranda, Università per Stranieri di Siena)
Segreteria per l’ENGB: Martina Dani Recchi