Attività di ricerca

Edizione critica del "De montibus" di Giovanni Boccaccio

Giovanni Boccaccio attese negli anni della sua maturità alla stesura di opere erudite in latino: fondamentali sono la Genealogia deorum gentilium e il De montibus, che appartengono a uno stesso progetto culturale. Il De montibus è un repertorio geografico a servizio della corretta lettura degli antichi e si configura come una successione di voci, in genere sintetiche, distribuite grosso modo in ordine alfabetico, in cui Boccaccio presenta monti, fiumi, laghi, mari, appoggiandosi alle proprie conoscenze acquisite grazie alla lettura degli antichi e delle opere medievali. In un articolato prologo, percorso da spirito critico e pulsioni filologiche, Boccaccio spiega il proprio metodo e si lamenta delle difficoltà incontrate nella lettura dei testi a causa degli errori e dei fraintendimenti dei copisti, soprattutto per quanto attiene la corretta ortografia dei nomi propri. In conclusione riconosce il magistero di Petrarca, che si era dimostrato maestro anche in questioni geografiche (a Petrarca del resto si deve la riscoperta dei Geografi latini minori, Pomponio Mela e Vibio Sequestre, copiosamente adoperati dallo stesso Boccaccio). Manca un’edizione critica moderna del De montibus, condotta secondo un rigoroso criterio filologico, nonché una traduzione in lingua italiana e un commento che tenga conto delle recenti acquisizioni sulla biblioteca di Boccaccio.
Obiettivo del progetto di ricerca (avviato ad aprile 2023 e concluso ad aprile 2024) è stato realizzare uno studio per un’edizione del De montibus, con traduzione e adeguato commento.

Responsabile scientifico: Marco Petoletti (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano-Consigliere ENGB)
Assegnista di ricerca:  Valentina Rovere (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano-ENGB)