Giuseppe Fontanelli (Certaldo, 1913 – Certaldo, 2004)

Nel luglio del 1956, a conclusione dei lavori di ristrutturazione della Casa del Boccaccio (distrutta nel 1944 in seguito ad un bombardamento aereo), vengono consegnate dal Soprintendente ai monumenti di Firenze, insieme a Bruno de’ Peverelli, ispettore onorario, le chiavi della Casa del Poeta a Giuseppe Fontanelli, maresciallo dei carabinieri, dal giugno del 1953 in congedo assoluto dall’Arma per malattie dipendenti da cause di servizio. L’anno dopo, lo stesso Fontanelli viene designato alla tutela e alla manutenzione della stessa, all’incremento e all’ordinamento della nascente biblioteca.

Appassionato di studi letterari, stringe amicizia con Ugo Betti, Giorgio Caproni, De Robertis, Eugenio Montale, Ungaretti, Branca e concentra la sua opera sulla formazione di una biblioteca specializzata, così come recita l’art. 2 dello statuto dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio. Infatti, partendo da una piccola raccolta di testi di Domenico Tordi, conservati nella Casa del Boccaccio e sfuggiti al bombardamento, comincia a raccogliere non solo testi di e sul Boccaccio, provenienti anche da paesi stranieri, ma anche cimeli e ricordi relativi al Poeta.

Nel 1981, avendo chiesto l’esonero dall’incarico per motivi di salute, gli è donata una targa con la motivazione “L’ ENGB, a Giuseppe Fontanelli che alla biblioteca a alla Casa del Boccaccio ha dedicato per oltre 25 anni la sua opera intelligente ed appassionata, riconoscente offre”.

Nell’arco di questi anni ha scritto libri di prosa e in versi, ottenendo riconoscimenti insigni (medaglia d’argento per i benemeriti dell’Istruzione, cultura e arte, medaglia d’oro per la poesia francescana, accademico di Pontzen (Napoli)