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Ms. 5
Cart.; sec. XIX (post 1883); 310 × 210 mm; pp. 26.
Numerazione a penna da 1 a 24, continuata a matita fino a 26.Le pp. 25-26 sono di dimensioni inferiori (114 × 210); la p. 26 in origine bianca.I fogli sono piegati a metà longitudinalmente, la scrittura occupa la sezione a destra.Legatura coeva in carta.Sul cartellino applicato sulla prima pagina della legatura e alle pp. 1, 24, 26 timbro: Prof. Licurgo Cappelletti (v. anche il ms. 4). Sullo stesso cartellino: Dr. Reinhold Köhler, La Griselda, ripetuto su un cartellino applicato all’ultima pagina.
Reinhold Köhler, Griselda, traduzione francese anonima.
Il testo offerto dal manoscritto è la traduzione francese della voce Griselda (Griseldis), redatta da Reinhold Köhler (1830-1892), pubblicata in Allgemeine Encyklopädie der Wissenschaften und Künste, ed. Johann Samuel Ersch e Johann Gottfried Gruber, 1. Sektion, Bd. 91, Leipzig, J. F. Gleditsch, 1871, coll. 413b-421. L’autore inviò la voce Griselda al prof. Licurgo Cappelletti, che la ricevette a Brescia il 20 maggio 1883, come è attestato dall’estratto posseduto dalla Biblioteca dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio alla segnatura C/T/Misc. Koh. La voce Griselda (Griseldis) fu successivamente ristampata in Reinhold Köhler, Kleinere Schriften zur erzählenden Dichtung des Mittelalters, ed. Johannes Bolte, Berlin, Emil Felber, 1900, pp. 501-534.
[S. Zamponi]
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Ms. 4
Cart.; sec. XIX (1882); 280 × 187 mm; pp. IV, 342, II’.
Numerazione a matita azzurra da 1 a 275, continuata a matita fino a 342.Bianche le pp. 341-342.19 fascicoli numerati a matita.I fogli sono piegati a metà longitudinalmente, la scrittura occupa la sezione a destra.Legatura coeva in cartone con dorso in cuoio.A p. III e a p. 1 timbro del possessore: Prof. Licurgo Cappelletti (sul possessore Licurgo Cappelletti (1842-1921) si veda l’ampia voce in DBI).
A p. I: Le Fonti del Decamerone.A p. II: Avvertenza. Questa traduzione strettamente letterale è fatta sulla prima edizione: Wien 1869.A p. III: Le Fonti del Decamerone del Dott. Marco Landau. Traduzione italiana di C. M. Parma 1882.Marcus Landau, Die Quellen des Dekameron, tradotto in italiano da C(arlo) M(arenghi).
Come dichiarato a p. III il manoscritto offre la traduzione di Marcus Landau, Die Quellen des Dekameron, Wien, August Pradel, 1869. Si può ipotizzare, sebbene non si conoscano sue traduzioni dal tedesco, che il traduttore sia stato Carlo Marenghi, professore di lingua greca e di letteratura greca e latina nella Regia Università di Parma, ma soprattutto delegato all'insegnamento della letteratura italiana e componente della Regia Commissione italiana per i testi di lingua, ove era collega di Licurgo Cappelletti.
[S. Zamponi]
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Ms. 3
Cart.; sec. XVIII; 268 × 187 mm; ff. I, 86, I’.
Numerazione a matita da 1 a 86.19 fascicoli numerati a matita.I fogli sono piegati più volte, per individuare uno specchio centrale di scrittura di circa 230 ×135 mm.Legatura coeva in cartone.A f. 1r timbro: Società degli operai di Certaldo. Il timbro fa probabilmente riferimento alla “Società di mutuo soccorso” di Certaldo, fondata nel 1868 e giuridicamente riconosciuta con R. Decreto del 20 gennaio 1893.
A f. Ir: N. 7 inventario. Su numerosi fogli si ripete il timbro con il numero 596.ff. 1r-86v Carlo della Lengueglia, Cene del principe d’Agrigento.
Il manoscritto è copia di una delle cinque edizioni dell’opera, pubblicate a Venezia alle date 1640, 1642, 1644, 1660 e 1669.
[S. Zamponi]
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Ms. 2
Cart.; sec. XVII; 204 × 150 mm; ff. I, 67, I’.
Numerazione originale in numeri romani in rosso da 1 a 52, proseguita a matita fino a 67, che non comprende il primo foglio del primo fascicolo, ora numerato 1bis.
Bianchi i ff. 1bisv, 53r-67v.
Fascicolazione: 1-610, 77 (asportato il primo foglio del fascicolo).
In ogni pagina la scrittura è inquadrata in un rettangolo di 163 × 106 mm, tracciato in rosso,
presente anche ai ff. 53-67 rimasti bianchi.
Titoli in rosso alternato a inchiostro o solo in rosso; letterine iniziali rosse.
Legatura in cartoni (sec. XVII-XVIII).A f. 1bisr, entro un cartiglio: Sentenze del Boccaccio.
Ai ff. 1r-52v Sentenze del Boccaccio. A f. 1r, in lettere capitali: A.M.D.G. SENTENZE DEL
BOCCACCIO PREFAZIONE inc. Sono più di dodici anni (ripetuto anni) che io dall Decamerone di M. Giovanni Boccaccio; a f. 3r, in lettere capitali: DETTI SENTENZIOSI SPARSI PEL DECAMERONE DI MESSER GIOVANNI BOCCACCIO inc. ABBOMINAZIONE. Colui è più caro avuto e più da’ miseri (Decameron, I, 8, 10).La copia è interrotta a f. 52v alla lettera O, alla parola ONESTÀ, anche se il manoscritto era stato preparato per ricevere un testo più ampio, fino a f. 67.
A f. 1r, sul margine superiore esterno, in rosso: Fortini. Il riferimento è sicuramente al novelliere senese Pietro Fortini (inizi sec. XVI-1562); forse in tal modo si intende attribuire al Fortini la selezione dei passi del Decameron, ma non si conosce fra gli inediti del Fortini un florilegio di questa natura (ringrazio Adriana Mauriello per l’indicazione).[S. Zamponi]
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Ms. 1
Composito
Legatura moderna in cartoni
I
Cart.; sec. XVII; 198 × 139 mm; ff. 14 numerati recentemente a matita.
Numerazione originale da1 a 6 e da 17 a 23 (ff. 2-14; il f. 6 è anteposto al 5 e il suo coniugato 17 viene dopo 18).
Bianchi i ff. 11r, 12r-14v.
Fascicolazione: 114.
Ai ff. 8r-10v, 11v disegni con soggetti vari a matita rossa.
Come denuncia la numerazione che passa da 6 a 17 al centro del fascicolo sono stati asportati 10 fogli.
Macchia di umidità nel margine inferiore esterno. Il fascicolo non è legato.
A f. 1r: De montibus, sylvis, fontibus, lacubus, fluminibus, stagnis seu paludibus, de nominibus
maris ex Ioanne Boccatio enucleatis ab Augustino de Tinaccis a Sancto Geminiano hoc anno
Domini millesimo sexcentesimo sexagesimo tertio Deo propitio.
ff. 2r-6v AGOSTINO TINACCI, Excerpta da Boccaccio, De montibus: f. 1r De montibus ex Boccatio de Certaldo inc. A. Aalac mons est in Syria constitutus (il testo si interrompe mutilo alla lettera H).
Per Agostino Tinacci si veda San Gimignano, Biblioteca Comunale Ugo Nomi Venerosi-Pesciolini, Sezione Manoscritti, ms. 53 (1668) e 56 (1667). Per una sua lettera ad Antonio Magliabechi si veda Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Catalogo dei carteggi, TES-TOM, Magl. VIII 1229 33.II
Cart.; sec. XVIII; 205 × 141; pp. 88.
Numerazione originale per pagine da 1 a 80 e da 89 a 96.
Bianche le pp. 55-80 e 89-96.
Fascicolazione: 14, 2-312, 4-74.
Come denuncia la numerazione per pagine, che passa da 80 a 89, è stato asportato un duerno, con ogni probabilità bianco.
GIOVANNI BOCCACCIO, Consolatoria a Pino de’ Rossi.
Come segnala il colophon (Impresso in Firenze ... 1487) il manoscritto è copia dell’incunabolo GW 4455, ISTC ib00732000 (Firenze, B[artolomeo de’ Libri], 1487).[S. Zamponi]