Comunicati stampa
Il "VocaBO" presentato al Senato della Repubblica. L’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio verso il 650° anniversario della morte del grande autore del Trecento
La lingua del grande autore del Trecento, padre della letteratura italiana insieme a Dante e Petrarca, diventa digitale con il progetto del “VocaBO”.
Innovatore della scrittura letteraria, modello di tutta la narrativa europea, Giovanni Boccaccio affronta, in perfetta proiezione verso il futuro, un nuovo strumento di ricerca digitale, di comunicazione e di promozione a vantaggio della cultura italiana e a beneficio di studenti, studiosi e appassionati.
Il progetto è stato presentato ieri a Palazzo Madama, Sala “Caduti di Nassirya”, alla presenza del prof. Rino Sica Consigliere giuridico del Ministro Sangiuliano, presidente del Comitato consultivo per il diritto d’autore e delegato alla digitalizzazione, del senatore Dario Parrini, della prof.ssa Giovanna Frosini presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio Giovanna Frosini e del sindaco di Certaldo Giacomo Cucini.
L’impresa, finora mai realizzata, prende il via dal Decameron, la prima grande opera in prosa della lingua e della letteratura italiana, ed è promossa dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio insieme all’Università per Stranieri di Siena in collaborazione con l’ Istituto di Linguistica Computazionale del CNR – ILC “Antonio Zampolli” di Pisa, capofila nelle digital humanities, e l’Accademia della Crusca.
Il progetto, iniziato alla fine del 2022, è diretto dalla presidente dell’Ente Boccaccio Giovanna Frosini, caporedattrice è Veronica Ricotta, mentre le ricercatrici sono al momento Claudia Palmieri, assegnista, ed Ester Baldi, dottoranda; referente per il CNR-ILC è Cosimo Burgassi.
Tutte le parole del Decameron vengono studiate una ad una: sono oltre 6.500 i lemmi del Decameron, incluse le parole grammaticali. Al centro di questa grande piattaforma di studi anche un confronto con la tradizione del Trecento (Dante, Petrarca, e non solo), per misurare l’originalità dell’espressione di Boccaccio, che può tenere conto della parte autografa del poeta, qualificando il “VocaBO” come un vero e proprio vocabolario d’autore.
Un impegno che si spera possa incrementarsi con nuovi ricercatori e nuove risorse, e che offrirà risultati significativi già nel 2025: un modo importante di celebrare il 650° anniversario della morte di Boccaccio.
“E’ obiettivo del Ministero creare e sostenere eventi che abbiano un molteplice significato, dal punto di vista dell’identità e della sua radice culturale, la presentazione del “VocaBO” racchiude in sé l’espressione autentica della letteratura italiana di cui siamo i custodi, ha detto il prof. Rino Sica Consigliere giuridico del Ministro Sangiuliano, presidente del Comitato consultivo per il diritto d’autore e delegato alla digitalizzazione. Boccaccio è un autore straordinario con la sua varietà di linguaggio e di stile, moderno già nel Trecento e che oggi si proietta in un progetto che persegue questa prospettiva futuristica, digitale e tecnologica che esalta la capacità di veicolazione di contenuti attraverso la digitalizzazione. Il Ministero assicura che le celebrazioni, in occasione dell’anniversario, nel 2025, avranno una risonanza mondiale, così come merita Boccaccio, il più grande autore di prosa, e la lingua italiana”.
“Una grande impresa che vede al centro la prosa italiana e la nostra cultura letteraria, custodita e valorizzata grazie all’attività di ricerca scientifica portata avanti da una istituzione prestigiosa come l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio - ha dichiarato il senatore Dario Parrini. Poter condividere e mettere a disposizione di tutti questa conoscenza, attraverso strumenti innovativi e digitali, contribuisce alla crescita, allo sviluppo culturale e alla diffusione della lingua italiana nel mondo, promuovendo il nostro inestimabile patrimonio”.
“Il “VocaBO”, che indaga per la prima volta in modo sistematico il lessico e la lingua di Boccaccio, è un progetto strategico dell'Ente che si sta muovendo verso il centenario del 2025 e la costituzione del Comitato Nazionale per le celebrazioni, ha detto la prof.ssa Giovanna Frosini presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio. Vogliamo con queste iniziative, alle quali affiancheremo un ampio programma di attività anche di livello internazionale, potenziare il fronte della ricerca digitale, sostenere i giovani studiosi e promuovere la valorizzazione della lingua italiana”.
“L'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio è ormai da anni riconosciuto come un'eccellenza da tutti gli enti istituzionali, dalla Regione Toscana al Ministero della Cultura, ha sottolineato Giacomo Cucini sindaco di Certaldo. Questo è il frutto di una qualità di lavoro indiscussa nell'accrescimento degli studi scientifici legati a Giovanni Boccaccio, quindi alle sue opere letterarie, ma anche dalla volontà di includere giovani studiosi e di avvicinare un pubblico non addetto ai lavori”.
Il “VocaBo” è stato presentato nella sede della presidenza della Regione Toscana in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, lunedì 26 giugno, e durante la “Scuola estiva”, che si è svolta dal 27 al 30 giugno a Certaldo, rivolta a giovani studiosi e dedicata all’opera di Boccaccio, tra le più accreditate a livello nazionale ed internazionale.
Ai fini della sua missione, l’Ente Boccaccio porta avanti un’intensa attività di ricerca scientifica, in collaborazione con Università e Istituzioni italiane ed estere, come la Scuola estiva e il Seminario internazionale per giovani ricercatori Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni, nonché il Premio Tesi, per tesi di Laurea e di Dottorato; rientra nelle finalità dell’Ente anche una importante attività didattica con le scuole del territorio, per divulgare la figura di Boccaccio attraverso molteplici iniziative.
Un programma molto nutrito, dunque, che ha al suo centro Casa Boccaccio, che ospita non solo lezioni e seminari, ma anche la lettura pubblica delle Novelle del Boccaccio - un’attività che ha compiuto 18 anni - laboratori e visite guidate, che si concluderà quest’anno a dicembre con l’evento di commemorazione dell’anniversario della morte di Giovanni Boccaccio (21 dicembre 1375).
L'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio (ENGB), con sede in Casa Boccaccio a Certaldo (FI), svolge la propria attività istituzionale operando in vari campi degli studi su Boccaccio, organizzando manifestazioni culturali di vario tipo (mostre, convegni, conferenze) e promuovendo ricerche scientifiche anche in collaborazione con altri istituti e centri di ricerca, italiani e stranieri. Arricchisce, inoltre, la biblioteca, sita nella casa museo dello scrittore certaldese, con edizioni di opere di Boccaccio e studi critici sull’autore. www.enteboccaccio.it
In foto da sinistra: Rino Sica, Dario Parrini, Giovanna Frosini, Giacomo Cucini.