Manoscritti
Ms. 2
Cart.; sec. XVII; 204 × 150 mm; ff. I, 67, I’.
Numerazione originale in numeri romani in rosso da 1 a 52, proseguita a matita fino a 67, che non comprende il primo foglio del primo fascicolo, ora numerato 1bis.
Bianchi i ff. 1bisv, 53r-67v.
Fascicolazione: 1-610, 77 (asportato il primo foglio del fascicolo).
In ogni pagina la scrittura è inquadrata in un rettangolo di 163 × 106 mm, tracciato in rosso,
presente anche ai ff. 53-67 rimasti bianchi.
Titoli in rosso alternato a inchiostro o solo in rosso; letterine iniziali rosse.
Legatura in cartoni (sec. XVII-XVIII).
A f. 1bisr, entro un cartiglio: Sentenze del Boccaccio.
Ai ff. 1r-52v Sentenze del Boccaccio. A f. 1r, in lettere capitali: A.M.D.G. SENTENZE DEL
BOCCACCIO PREFAZIONE inc. Sono più di dodici anni (ripetuto anni) che io dall Decamerone di M. Giovanni Boccaccio; a f. 3r, in lettere capitali: DETTI SENTENZIOSI SPARSI PEL DECAMERONE DI MESSER GIOVANNI BOCCACCIO inc. ABBOMINAZIONE. Colui è più caro avuto e più da’ miseri (Decameron, I, 8, 10).
La copia è interrotta a f. 52v alla lettera O, alla parola ONESTÀ, anche se il manoscritto era stato preparato per ricevere un testo più ampio, fino a f. 67.
A f. 1r, sul margine superiore esterno, in rosso: Fortini. Il riferimento è sicuramente al novelliere senese Pietro Fortini (inizi sec. XVI-1562); forse in tal modo si intende attribuire al Fortini la selezione dei passi del Decameron, ma non si conosce fra gli inediti del Fortini un florilegio di questa natura (ringrazio Adriana Mauriello per l’indicazione).
[S. Zamponi]