Contenuti
Collezione
Manoscritti Autografi
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Krakow Biblioteca Czartoryskich - 2566
Cart., mm. 303 × 223, composito. La c. 43 costituiva anticamente la c. 115 dello Zibaldone Magliabechiano [ALI 1845]. Contiene la trascrizione della "Familiare", XVIII 15, inviata al B. da Francesco Petrarca nel dicembre del 1355. -
London The British Library - Harley 5383
Membr., cc. II + 32 + II’, mm. 211 × 137. Paolo Diacono, "Historia Langobardorum" (I 1-VI 24). Costituiva la sezione centrale degli attuali Riccardiani 627 e 2795 [ALI 1846 e 1849]. Interamente di mano del B., reca interessanti sue postille, come ad esempio la nota in cui la peste dei tempi di Narsete viene accostata a quella fiorentina del 1348 «Anno Domini MCCCXLVIII simillima pestis Florentie et quasi per universum orbem» (c. 7r). -
Milano Biblioteca Ambrosiana - A 204 inf.
Membr., cc. II + 86 + I’, mm. 330 × 235, sec. XIV. Aristoteles, "Ethica Nicomachea" (con il commento di Tommaso d’Aquino). Segnatura della magna libraria: V 9. Di mano del B. soltanto il commento tomistico, ad eccezione delle prime 16 righe, di mano del copista del testo (c. 1r), aggiunto attorno al 1340 e da lui sottoscritto (c. 86v). Di mano del B. anche: frequentissime annotazioni interlineari, alcune postille marginali, talvolta racchiuse in cornici (ad es. c. 60v), diverse maniculae (ad es. 13r), graffe e fiorellini (c. 7v). -
Milano Biblioteca Ambrosiana - C 67 sup.
Membr., cc. III + 145 + IV’, mm. 240 × 160. M.V. Martialis, "Epigrammata"; Giovanni di Salisbury, "Entheticus in Policraticum"; D.I. Iuvenalis, "Satyrae", X 22. Segnatura della parva libraria: VI 7. Argomenti paleografici spingono ad assegnarlo ad un periodo compreso tra la fine degli anni ’60 e i primissimi anni ’70, ma riferimenti culturali nello scambio epistolare con Petrarca, portano a non escludere la possibilità che sia anteriore di qualche anno. Di mano del B. anche: diverse annotazioni, graffe di varia tipologia (ad es. cc. 98r e 103v), fiorellini (ad es. c. 115v), maniculae abituali (ad es. c. 23r) e altre che riproducono il gesto delle “fiche” dantesche (ad es. c. 35v). Da assegnare al B. anche cinque disegni: il busto di una fanciulla con corona floreale e quello di un uomo barbuto coronato di alloro (c. 10r), un serpente con la testa di uccello (c. 22v), un cappuccio fratesco (c. 24v), un profilo maschile (c. 75v), una testina barbuta raffigurante Seneca (c. 115v). Rare postille di altre mani databili tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo (ad es. cc. 62v e 65r). -
Paris Bibliothèque nationale de France - Lat. 4939
Membr., cc. III + 81 + III’, mm. 520 × 410, sec. XIV (ante 1339). Paolino Veneto, "Chronologia magna". Di mano del B. è la postilla vergata nel margine inferiore di c. 116r (databile agli anni ’50). Note marginali di altre mani. -
Paris Bibliothèque nationale de France - Lat. 5150
Membr., cc. II + 81 + II’, mm. 310 × 215, sec. XIV. "Gesta Innocentii III" (mutilo); ps. Ugo Falcando, "Liber de regno Siciliae"; Niccolò da Calvi, "Vita Innocentii IV papae"; Bosone, "Vitae paparum", "Canones Concilii Lateranensis III". Inviato dal B. in dono al Petrarca nel 1361. Di mano del B. la manicula accompagnata da graffa a c. 69r e le maniculae a c. 73; attribuibili al B., ma con qualche riserva di natura paleografica, paiono due note lasciate alle cc. 71r e 80v (già assegnate alla sua mano da Billanovich): «Robertus surrentinus princeps Capue captivatur demum Maionis admirati opera cecatur in carcere» (che trova perfetto riscontro in "De casibus", IX 13) e «occiditur Rogerius puer». Diverse note di lettura (postille, maniculae e graffe) di mano di Petrarca in altre carte del codice (ad es. c. 53r). Fece parte della Biblioteca Viscontea di Pavia. -
Paris Bibliothèque nationale de France - Lat. 6802
Membr., cc. 277, mm. 330 × 230, sec. XIII ex. C. Plinius S., "Historia naturalis". Di mano del B. la postilla «Nondum Certaldenses erant» nel margine inferiore di c. 153v (databile agli anni ’50) e la testina raffigurante Abramo a c. 220r; di dubbia attribuzione una postilla (con citazione di "Georgica", I 331-33) nel margine inferiore di c. 17r; ancora dibattuta tra B. e Petrarca la paternità del disegno di Valchiusa (c. 143v), anche se con ogni probabilità è da assegnare al Certaldese. Il codice, acquistato da Petrarca a Mantova nel 1350, reca numerosissimi suoi interventi marginali: postille, graffe e maniculae (cfr. ad es. c. 48v). Rari interventi anche di mani posteriori. -
Paris Bibliothèque nationale de France - Lat. 8082
Membr., cc. III + 106 + I’, mm. 262 × 161, secc. XII/XIII. C. Claudianus, "De raptu Proserpinae" (I 139-214 e III 280-361), "De raptu Proserpinae", "In Rufinum", "De bello Gildonico", "In Eutropium", "De nuptiis Honorii et Mariae", "De III consulatu Honorii", "De IV consulatu Honorii", "De consulatu Theodori", "De IV consulatu Honorii" (601-11), "De consulatu Stiliconis", "De VI consulatu Honorii", "De bello Getico". B. vergò nel cod. solo la testina coronata (con ogni probabilità raffigurante Claudiano), accompagnata da manicula, a c. 4v, forse nel 1351 a Padova, dove era ospite del Petrarca, cui apparteneva il ms., che contiene infatti anche suoi interventi marginali: postille (ad es. c. 11v), maniculae (ad es. c. 62v) e graffe (ad es. c. 57r). Le opere di Claudiano sono accompagnate da un ricco corredo di glosse di tradizione (di mano del copista). -
Paris Bibliothèque nationale de France - It. 482
Membr., cc. III + 215 + III’, mm. 334 × 239. "Decameron". Risalente agli anni ’60 del sec. XIV. La copia è di mano di Giovanni d’Agnolo Capponi, che si sottoscrive in calce alla tavola delle rubriche (c. 4v) e si serve di una mercantesca con lievi influenze della cancelleresca (e non alla mano del B. come erroneamente ipotizzato dal Rossi). Al Capponi devono essere attribuiti anche frequentissimi interventi correttori in interlinea. Forse di mano del B. una nota interlineare (segnalata da Cursi): «Açço» (c. 69v). Diciotto disegni a penna (cc. 4v, 5r, 6r, 11r, 23v, 55r, 79v, 82r, 102r, 122v, 133v, 151r, 176r, 187r, 189r, 214r) assegnati al B. dalla Ciardi Dupré dal Poggetto, ma a nostro avviso di mano differente, come recentemente sostenuto anche dalla Battaglia Ricci. -
Perugia Archivio di Stato - Carte Del Chiaro, senza segnatura
Cart., mm. 90 × 225. Lettera (con sottoscrizione autografa) inviata a Leonardo Del Chiaro da Certaldo il 20 maggio 1366. -
Toledo Archivo y Biblioteca Capitulares - 104 6
Membr., cc. II + 268 + II’, mm. 278 × 191. "Vita di Dante" (I redaz.); Dante, "Vita nuova", "Commedia" (con gli argomenti in terza rima del B.), 15 canzoni. Da assegnare all’inizio degli anni ’50 del sec. XIV. Di mano del B. anche: frequenti notazioni in margine con lezioni alternative (ad es. c. 56r) e correzioni (ad es. c. 80v), brevi postille in scrittura sottile (ad es. alla c. 50r) e un ritratto di Omero visibile solo ai raggi ultravioletti (c. 267v), recentemente segnalato da Bertelli e Cursi. Rare notazioni marginali di mani dei secc. XV e XVI. Fiorilla e Rafti segnalano faccette paragrafanti e maniculae di poco posteriori alla copia del codice della stessa mano che le ha vergate anche nel Laurenziano Plut. 54 32 [ALI 1829]. -
Venezia Biblioteca Nazionale Marciana - Gr. XI 29 [= 1007]
Cart., cc. III + 323 + III’, mm. 297 × 225. Omero, "Odissea" (con traduzione interlineare latina di Leonzio Pilato). Risalente all’inizio degli anni ’60 del sec. XIV; inviato dal Boccaccio in lettura a Petrarca nel 1366. La copia è attribuibile alla mano di Leonzio Pilato, che ha vergato il testo omerico in greco, la traduzione interlineare e numerose postille a margine. Diverse note di lettura di mano di Boccaccio, tutti risalenti ad un periodo compreso tra il 1360 e il 1375; oltre a 7 maniculae (cc. 79v, 148r, 176v, 177r, 190v, 210v, 292r), una graffa (c. 96v), una correzione interlineare (c. 123r), 2 postille in scrittura sottile («+ Incipe hic» a c. 113r e «Hic incipe» a c. 126v) sono da attribuire al Certaldese 19 postille in scrittura mercantesca: «Virgilius in 4° Eneidos de Mercurio» (c. 62v), «Virgilius in 5 Eneidos, ubi Palinurus speculatur astra» (c. 68v), «Virgilius in primo Eneidos, ubi et tempestatem et verba Enee» (c. 69r), «Virgilius in primo Eneidos, ubi ostendit Didonem ad templum venientem» (c. 77r), «Virgilius in primo Eneidos, dum Eneas invenit Venerem in silvis» (c. 78r), «Virgilius Eneidos primo, ubi Eneas primo apparuit Didon[i]» (c. 80r), «Virgilius primo Eneidos, ubi Venus nebula circumdavit Eneam» e «sic et Eneas vidit Yleoneum tendentem ad Didonem» (c. 83r), «Infandum regina iubes et cetera», «Nota hic optima Ulixis verba» (c. 96v), «Sic Virgilius in 5 Eneidos» (c. 97r), «Nota pro poetis» (c. 104v), «Miror hic, cum alibi sepius dicat Omerus Ulixem fuisse apud Circem uno anno, apud Calipsonem VII annis, in totum post excidium Troie errasse X annis. et ipse, cum ab Eolo ventos habuit, nondum ad Circem neque ad Calipsonem pervenerat; et dicit eum X annis, noctibus et diebus, navigasse» (c. 123r), «post triduum» (c. 135r), «Virgilius in VI°» (c. 138r), «Virgilius in VI°, ubi de Enea et Anchise» (c. 142r); «et hinc Panormum Sicilie dictum puto» (c. 169r), «Virgilius in primo Eneidos» (c. 170r); «paulo ante ostendit tempus frigidum esse: hic muscas esse dicit, que male frigori conveniunt» c. (225r). Di mano del Petrarca: 16 postille (cc. 16v, 17v, 19v, 27v, 47v, 47v, 73v, 84v, 135r, 144v, 158r, 160v, 163r, 163v, 171v, 176v); 5 graffe (cc. 32r, 79r, 97v, 107v, 108v); 15 brevi notazioni riguardanti gli inizi di canto (cc. 61r, 74r, 75r, 82r, 82v, 84r, 92r, 93r, 107v, 122r, 136v, 153r, 164r [due], 175r); 11 numeri progressivi di fascicolo (cc. 17v, 33v, 49v, 65v, 81v, 99v, 115v, 131v, 147v, 163v, 179v); 5 indicazioni del numero di libro (cc. 75r, 82r, 84r, 93r, 164r).